Lavorazioni
Sbalzo e Cesello
Benvenuto Cellini scrive: "Cesello è uno qualunque dei numerosi utensili non taglienti atti a creare a colpi di martello su lastre metalliche un qualunque disegno a scopo decorativo".
La lavorazione del cesello a sbalzo o cesello su sbalzo prevede il fissaggio di una lastra metallica su un piano di lavoro con apposito mastice detto anche pece. Ogni artista ha la propria ricetta per la pece, la miscela degli ingredienti ed il loro dosaggio sono essenziali per la sua buona riuscita, infatti è la cosistenza della pece e la sua capacità di “assorbire i colpi” a permettere la buona riuscita del lavoro.
La prima fase della lavorazione è la spuntatura con la quale l’artista applica la figura da realizzare sulla parte anteriore della lastra.
La stozzatura è la fase in cui l’artista sbalza sul rovescio la figura per dare i “volumi” poi, girando la lastra sul dritto, procede con l’abbozzatura e la pianatura, per la prima rifinitura.
Lo sbalzo è la successiva fase, la lastra viene girata nuovamente sul rovescio per completare il disegno.
L’ultima fase è la finitura che viene effettuata sulla parte anteriore della lastra; oltre a definire gli ultimi particolari del disegno la finitura permette di lavorare sul contrasto luce/ombra.
La lavorazione è molto lunga, prevede più volte il rovesciamento della lastra, si dice che si sbalza sul rovescio e si cesella sul dritto, intendendo per cesello il ritocco, e richiede pazienza e precisione nel suo esecutore, martello e ferri da cesello sono gli unici strumenti utilizzati, molto spesso i ferri da cesello sono realizzati direttamente dall’artista in base alle sue necessità ed al suo stile.
Quest’arte è antichissima, era già praticata da Egizi, Cretesi, Greci e Romani. Lavori pregevoli ha lasciato nell’oreficeria il nostro Rinascimento, opere di sommi artisti, quali Cellini, Botticelli, Donatello, Ghiberti, Verrocchio.
Nel Duomo di Città di Castello si può ammirare il Paliotto arte romanica XII sec. Interamente realizzato con questa tecnica.